Descrizione
Motto tra i più celebri e celebrati del Vate.
All’affermazione, apparentemente paradossale, ripetuta dal poeta sino agli ultimi tempi della sua esistenza, è legata l’idea della generosità e della munificenza che caratterizzano la sua personalità.
Racchiuso in un tondo recante l’immagine di una cornucopia, simbolo dell’abbondanza, questo motto fregia pietre, sigilli, carta da lettere, ex libris e opere di Gabriele d’ Annunzio.
Il poeta affermò di aver trovato la frase incisa su una pietra di focolare di un camino del Quattrocento. In realtà è la traduzione di un emistichio del poeta latino Rabirio, contemporaneo di Augusto, citato da Seneca nel VI libro del “De benefiis”: “Hoc habeo quodcumque dedi”.
La frase è riportata in un trattato seicentesco dell’abate Giovanni Ferro come motto di un cavaliere spagnolo del Cinquecento.
Gabriele D’Annunzio (Pescara, 12 marzo 1863 – Gardone Riviera, 1 marzo 1938), è stato uno scrittore, poeta, drammaturgo, militare, politico, giornalista e patriota italiano, simbolo del Decadentismo e celebre figura della prima guerra mondiale. Soprannominato “il Vate” cioè “poeta sacro, profeta”, cantore dell’Italia umbertina, o anche “l’Immaginifico”, occupò una posizione preminente nella letteratura italiana dal 1889 al 1910 circa e nella vita politica dal 1914 al 1924. La sua arte fu così determinante per la cultura di massa, che influenzò usi e costumi nell’Italia del suo tempo: un periodo che più tardi sarebbe stato definito appunto “dannunzianesimo”
Disegno e firma del poeta sono riprodotti a mano con pennarello nero a punta sintetica indeformabile con inchiostro a base d’acqua (Tratto Pen – Fila)
Il biglietto all’interno è vuoto, compilabile con qualsiasi augurio o frase. Venduto assieme alla busta
Colore marrone. Su richiesta sono disponibili tanti altri colori, come in foto
Misura biglietto: 17×12 cm
Misura busta: 17.5×12.5 cm
Peso: 20 gr c.ca
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